La Santa Sede e il "global compact" sui rifugiati

Nel 2015, l´attenzione della comunità internazionale si è concentrata sull´imponente movimento di persone registratosi. L’anno successivo, con la Dichiarazione di New York, si è avviato un processo di consultazione che ha condotto, nel luglio del 2018, alla bozza finale di un Patto globale sui rifug...

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Detalles Bibliográficos
Autor principal: Gallagher, Michael S. aut (Autor)
Formato: Artículo
Idioma:Italiano
Acceso en línea:Acceso al texto completo
Ver en Red de Bibliotecas de la Archidiócesis de Granada:https://catalogo.redbagranada.es/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=500721
Descripción
Sumario:Nel 2015, l´attenzione della comunità internazionale si è concentrata sull´imponente movimento di persone registratosi. L’anno successivo, con la Dichiarazione di New York, si è avviato un processo di consultazione che ha condotto, nel luglio del 2018, alla bozza finale di un Patto globale sui rifugiati. La Santa Sede ha partecipato al processo di stesura del documento e ha contribuito al testo finale. Il Patto Globale ha avuto il merito di concentrare maggiore attenzione sui rifugiati a livello mediatico e tra i membri della comunità internazionale. Papa Francesco in persona, nel corso del suo pontificato, ha più volte fatto appello perché i bisogni e i diritti dei migranti e dei rifugiati siano ascoltati e tutelati. L´Autore è Rappresentante del Jesuit Refugee Service presso gli Uffici dell´Onu e dell altre Organizzazioni internazionale, a Ginevra.