La moneta virtuale per antonomasia

Il bitcoin è considerato la moneta virtuale per antonomasia. Il suo ideatore, Satoshi Nakamoto, sosteneva che con in bitcoin si sarebbero evitati costi di transazione in assenza di una terza parte tenuta a intervenire in quelitá di garante. Ma il bitcoin non è regolamentato o controllato da alcuna a...

Descripción completa

Detalles Bibliográficos
Autor principal: Iglesia Viguiristi, Fernando de la aut (Autor)
Formato: Artículo
Idioma:Castellano
Ver en Red de Bibliotecas de la Archidiócesis de Granada:https://catalogo.redbagranada.es/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=491604
Descripción
Sumario:Il bitcoin è considerato la moneta virtuale per antonomasia. Il suo ideatore, Satoshi Nakamoto, sosteneva che con in bitcoin si sarebbero evitati costi di transazione in assenza di una terza parte tenuta a intervenire in quelitá di garante. Ma il bitcoin non è regolamentato o controllato da alcuna autorità monetaria. È una roccaforte speculativa che contribuisce alla creazione della struttura propria di un paradiso fiscale virtuale. Inoltre, poiché le transazioni nella moneta virtuale garantiscono un alto grado di anonimato, possono essere utilizzate per attività criminali, compreso il riciclaggio di capitali. Il bitcoin dovrebbe perciò sottostare agli stessi controlli applicati alle transazioni ordinarie nel sistema bancario regolamentato.