Sumario: | La singolare storia, narrata ne Le Confessioni è lo specchio della nostra storia personale dove delusioni, scoraggiamento, dubbi, errori s’intrecciano con le speranze, con atti di coraggio, con qualche certezza e un grande anelito per la verità…
Chiunque abbia letto Le Confessioni e ne abbia compreso lo spirito, sia pure a livelli diversi di profondità, non può non aver colto il cuore dell’opera di Agostino, nella quale raccontando se stesso racconta la sofferenza dell’Uomo in cerca della verità e del senso della propria vita, la sua percezione di una fame e sete interiori che nulla riesce ad estinguere, la consapevolezza del limite connaturale alla specie umana, l’ansia di raggiungere una meta che Qualcuno continuamente sposta in avanti e vela di mistero.
E’ questo l’assillo che tormentava l’uomo Agostino sedici secoli fa, che tormenta l’uomo Tommaso oggi: l’uno e l’altro emblema della creatura che viene al mondo recando dentro di sé - stimmate e gloria - l’immagine del Creatore e la straziante nostalgia di Lui.
Due millenni non hanno un granché mutato la storia dell’umanità perché non hanno granché mutato il clima interiore dell’Uomo, clima determinato da situazioni sociali culturali e morali ciclicamente ricorrenti, le quali a loro volta hanno portato, allora, al disfacimento dell’Impero Romano e alle invasioni barbariche, ora, alla decadenza di un disilluso “Occidente” lentamente strangolato dall’opulenza, incapace di ideali.
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