Letteratura come storiografia? mappe e figure della mutazione italiana

I saggi riuniti in questo volume vertono sul rapporto fra letteratura e vita materiale italiana entro un arco temporale che va dal miracolo economico agli anni Zero del XXI secolo, riprendendo in ciò l’idea di letteratura come forma simbolica in grado di rappresentare sfere dell’esperienza inaccessi...

Descripción completa

Detalles Bibliográficos
Autor principal: Zinato, Emanuele, 1958- (-)
Formato: Libro
Idioma:Italiano
Publicado: Macerata : Quodlibet 2015
Edición:1. ed
Colección:Quodlibet studio. Lettere
Materias:
Ver en Universidad de Navarra:https://unika.unav.edu/discovery/fulldisplay?docid=alma991006789329708016&context=L&vid=34UNAV_INST:VU1&search_scope=34UNAV_TODO&tab=34UNAV_TODO&lang=es
Descripción
Sumario:I saggi riuniti in questo volume vertono sul rapporto fra letteratura e vita materiale italiana entro un arco temporale che va dal miracolo economico agli anni Zero del XXI secolo, riprendendo in ciò l’idea di letteratura come forma simbolica in grado di rappresentare sfere dell’esperienza inaccessibili alla storiografia. Il libro è diviso in due parti: la prima sezione affronta l’eredità di due laboratori del secondo Novecento (le riviste «Officina» e «Il Menabò») e contamina diversi approcci critici (la critica tematica, la teoria freudiana di Francesco Orlando, il materialismo ermeneutico di Romano Luperini). La seconda parte interroga invece alcuni maestri del Novecento che continuano a scrivere nel cuore degli anni Ottanta (Parise, Fortini, Primo Levi, Volponi, Morante, Sciascia) e quattro scrittori degli anni Zero (Affinati, De Signoribus, Di Ruscio, Sarchi) tra i molti a proprio modo all’altezza della tradizione e dell’eredità dei maestri. Tutti i testi presi in esame – questa almeno è la scommessa – rappresentano la mutazione italiana nei modi indocili con cui le opere letterarie sanno rispondere alle ulcerazioni della storia. La domanda del titolo, ripresa da un saggio di Enzensberger, intende dunque alludere alla questione del rapporto fra scritture d’invenzione e scritture veridiche, e (a monte del più schematico bivio tra fiction e non-fiction) fra opere e mondo. La speranza e l’ipotesi è che la letteratura possa ambire ad esser riguardata come quella forma paradossale di storiografia che si prende la sovrana libertà di riconfigurare i dati di realtà, custodendo così, «nella penombra delle opere», le «tracce dei dimenticati».
Descripción Física:238 p. ; 22 cm
Bibliografía:Incluye referencias bibliográficas e índice
ISBN:9788874626977